Autostrade per l’Italia ha annunciato di aver concluso la prima parte del programma sperimentale denominato “Falco” che prevede l’utilizzo di droni per la raccolta d’immagini delle tratte di propria competenza e l’invio dei video in tempo reale al Centro radio informativo.
Il sistema consente di monitorare anche i tratti nei quali non sono al momento presenti delle telecamere.
L’iniziativa è stata avviata nell’area ligure, caratterizzata dalla presenza di numerosi cantieri per l’ammodernamento delle infrastrutture, e si è svolta anche nelle ore notturne,
coinvolgendo in particolare le autostrade A10 Genova-Savona e A26 Voltri-Gravellona Toce.
Il test:
L’utilizzo dei droni per il programma ha interessato una decina di giornate e si è svolto sia in maniera programmata, sia occasionale; i chilometri di autostrade monitorati (oltre 60)
sono stati sorvolati da cinque modelli di droni diversi, per un totale di 79 missioni e 16 ore effettive, coinvolgendo 26 diversi target.
Il pilotaggio è stato effettuato da operatori sul campo, ma nella seconda fase della sperimentazione prevista per l’estate, sarà invece condotto da remoto;
sono previste pure missioni lungo rotte predefinite, con droni in grado di operare in modalità automatica che partiranno da nidi installati in posizioni adatte
a verificare le condizioni dell’A26 tra il bivio con l’A10 e Ovada e sempre l’A10, tra l’allacciamento con l’A26 e Varazze.
I risultati dei test sono stati condivisi con l’Enav (l’ente assistenza al volo), che ha fornito spunti tecnici per il miglioramento delle operazioni.
I voli hanno permesso di monitorare i cantieri, la segnaletica, il transito notturno di trasporti eccezionali e la formazione delle code.